martedì 3 aprile 2012

Spiazzato

Avere una vita spezzata su due blog non è facile, ma una nuova difficoltà, prima sconosciuta, si è aggiunta a quelle già note.
Si tratta della sorpresa nel rileggere cose scritte anni fa (a dire la verità nemmeno troppi). E non si tratta solo delle parole che ho usato, che capisco possano suonare diverse o troppo legate a fatti specifici di quel periodo che ora non ricordo immediatamente, ma che devo ricostruire. No, la vera sorpresa sta nei commenti ricevuti.

Altre volte mi sono ritrovato a dire che, per chi come me vive senza guardare mai troppo il calendario (né avanti, né indietro, né il giorno stesso), la giusta impronta della vita la fanno le emozioni e l'amore, che piantano quei momenti nel profondo della memoria con picchetti di pianto o risate, o abbracci, o baci, o altro.

Eppure oggi mi capita di ritrovare un post che parla di amore e mi trovo sorpreso, immobile, spiazzato. Leggo e rileggo un paio di volte, ma rintraccio solo il senso generale. Il commento in fondo, poi, mi getta definitivamente nell'oscurità. Non mi bastano due minuti di indagine per ricostruire quello che credevo dovessi avvertire, capire e sentire a prima vista. Chi è la Lei del commento? Chi ero io nel novembre 2008? Era davvero Lei, o forse era un'altra?

E il fatto che in questo post così estraneo si parli del tempo, be' questa è una delle più apprezzabili ironie della sorte.

Ti lascio con il post, letture sventurato.

-------novembre 2008
Tempo al tempo, ora sì. 

È passato un anno, qualcosa di più, e oggi mi sento significativamente diverso rispetto ad a quei giorni.
Ho raggiunto nuove vette, ho visto passare altra acqua sotto i ponti, e mi sono scoperto cambiato.
Non molto, ma almeno un po'. Quel po' che pure è tanto, lo sento. E tra i tanti nuovi amori, per le molte nuove cose, non posso e non voglio negare che, sempre da poco più di un anno a questa parte, ci sei tu: impossibile che in un certo qual modo tu non ne sia responsabile.
E per questo ti ringrazio, dal profondo del mio cuore.


Tempo fa dissi che avevo già avuto la storia più importante, che sapevo tale perché mi aveva cambiato moltissimo. Non sbagliavo.
Sbaglierei oggi, però, se non dicessi che la nostra ha saputo cambiarmi allo stesso modo.


E non è per i problemi, che c'erano ieri, ci sono oggi, e spero ci siano anche domani, ma per il mio modo di risolverli, che è cambiato. E perché la maggior parte sono problemi da adulto, e di questo non posso che essere felice. Sono problemi da uomo, ma questo non vuol certo dire che io lo sia. Resto una via di mezzo, coi miei momenti saggi e quelli più infantili; certo più consapevoli.
Diciamo uomo e ragazzo, un po' più uomo, un po' meno ragazzo. 

commento:
[Anonimo] e io ti amo mio piccolo, grande uomo ragazzo.

2 commenti:

  1. dillo a me... a volte i miei vecchi blog mi spiazzano... anzi non solo a volte.... molto più che a volte...soprattutto perchè registrano momenti passati,allora importantissimi, adesso poco più che un velo di memoria.... a presto...

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  2. Mi pongo le stesse domande, rileggendomi.
    Comunque, lettore e lettrice, non mi dimenticare! ;)

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