giovedì 3 aprile 2014

Senza coscienza in un sogno a occhi aperti

E così è successo di nuovo.
Ieri notte, dopo così tanto tempo che nemmeno ricordo quando è stata l'ultima volta.
È successo di nuovo e mi ha sorpreso, anche se poi a pensarci bene è stata la cosa più naturale del mondo, così naturale che mentre accadeva io nemmeno me ne rendevo conto.
Spegnere la luce e restare al buio, pensando a lei. Di nuovo, eppure anche per la prima volta.
Con lei.
Scivolare senza coscienza in un sogno a occhi aperti.
Come quando di giorno si dorme in piedi per mancanza di sonno, così l'altra notte mi sono ritrovato a pensare a lei perché mi mancava, perché avevo troppo bisogno di tornare con la mente al suo viso, ai suoi occhi e al suo modo di ridere, la cui visione immaginata nel buio, a distanza, ha saputo incantarmi, compiacermi e donarmi quiete come il primo e unico giorno che l'ho vista e potuta toccare.

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