Piove sui sacchetti d'immondizia rimasti fuori dal cassonetto,
gocce sbattono sul sacco a pelo che porto col braccio destro.
Un panino chiavari, perché, ripeto, mi ricorda i deponenti,
al bancone Aristocampo che riporta in mente i vecchi tempi.
Se ne va così questa notte, arrivata fin dove non avresti pensato. A nuove domande, che forse durano il tempo di una sbornia leggera. A nuovi abbracci, arrivati a sorprenderti mentre pensavi a quanto le cose siano sempre immobili e uguali.
La vita bussa. Non come un tamburo, non come qualcuno che chiede di entrare, ma come qualcosa che ti dice di uscire a spassartela. Un po'.
martedì 1 maggio 2012
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