venerdì 28 novembre 2014

Il suo sogno più grande

Lei si chiamava Federica e aveva 29 anni, quattro meno di lui. Era felicemente impiegata come commessa in un negozio di abbigliamento appartenente a un marchio di moda famoso in tutto il mondo. Il lavoro stancante, giorno dopo giorno, sembrava non pesarle minimamente. Ogni sera tornava a casa alle 21, avviava il bucato, preparava la cena per sé e per lui, stendeva il bucato, si docciava e faceva l'amore con lui. Amava le commedie romantiche e non aveva una particolare predilezione per una religione in particolare: sosteneva di essere un tipo spirituale ed era convinta che non servisse una fede specifica, per vivere una vita buona.
Da piccola il suo sogno più grande era sposarsi, poi un anno fa aveva conosciuto lui, erano andati a vivere assieme, e il suo sogno più grande era diventato sposarsi con lui. 

Lui si chiamava Dario, e aveva compiuto da poco 33 anni. Dopo una cena da solo con lei, aveva festeggiato a suon di birre al "Mojitos" con la sua comitiva, come faceva da oltre dieci anni. Lavorava part time come meccanico da suo zio, ma nonostante fosse ben pagato per quelle 5 ore scarse, spesso si lamentava del posto. Tre volte alla settimana, dopo la cena con lei, suonava in un garage a due passi da casa, assieme al suo gruppo. Occasionalmente rimediavano serate in qualche locale, dove portavano tutti gli amici che avevano per fare bella figura con il gestore.
Non aveva un sogno particolare, nemmeno da piccolo. Interrogato a bruciapelo sulla questione, però, avrebbe saputo elencarne di getto almeno tre o quattro, tra cui vincere un Emmy, fare sesso a tre con due brasiliane e vincere alla lotteria. Ah, e allevare ippopotami.


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