domenica 8 luglio 2012

Open your eyes

Non si tratta di guardare "con gli occhi dell'amore". Non bisogna certo arrivare ad esssere innamorati, per trovarsi nella situazione di non accorgersi di tutto quello che accade. È come fissare un punto solo, magari all'orizzonte e piuttosto lontano, e andare in quella direzione senza notare che ai lati e tutt'intorno succedono tante altre cose, alcune delle quali ti riguardano e persino giocherebbero - se solo le degnassi di uno sguardo - un ruolo fondamentale nei confronti del tuo determinato viaggio verso quel punto.


Sarebbe facile non pesarci. Basterebbe chiudere gli occhi e andare avanti, oppure tenerli aperti, ma fissi sui tuoi occhi tanto chiari e sul tuo sorriso interessante. Basterebbe concentrarsi sul tuo animo d'artista, sul tuo stile sciolto e alla mano. 

Eppure, forse perché stavolta sono fortunato, riesco a vedere anche altro. Vedo che rispondi lentamente ai messaggi che ti scrivo, ad esempio, e che sei decisamente di poche parole. Vedo questo e non riesco a far finta di niente. Mi basta così. 

Se tenere alta la guardia è un lavoro difficile, mettere i puntini dopo aver notato le "i" è addirittura sfiancante. Ma non credo sia solo la pigrizia, la voglia di non faticare. Nel mio caso è piuttosto la paura della delusione, che muove il meccanismo della cecità, dello slancio eroico-amoroso a prescindere. 

E che Dio mi mandi la vista per vedere e la forza per agire anche la prossima volta.

E tu?

1 commento:

  1. Dubbi :)
    La foto mi piace un sacco, magari la verità passerà davanti al cavallo.
    A volte basta semplicemente distrarsi per accorgersi di certe cose, altre bisogna chiedere...

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