No, non lo è affatto. Ti sorprendi quasi, mentre lo dici con voce un po' ferma un po' tremante al telefono alla tua amica, che ti conosce quanto ti conosci tu.
Ti sorprendi. Ti sorprendi di esserne sorpreso perché in fondo sono giorni, settimane, mesi, che lo sai.
Stare da solo. Un conto è amarlo perché i più hanno altre abitudini, un conto è farlo diventare la tua, di abitudine. L'abitudine non ti appartiene, tu le abitudini le hai sempre odiate. A parte le buone abitudini, s'intende. Le buone abitudini come cambiarsi le mutande, come amare, come pensare che il mondo sta veramente andando allo sfascio. Come te, in fondo. Perché se non hai nessuno da salvare e non ti sta salvando nessuno, stare in un mondo che va allo sfascio non trasmette un'idea di indipendenza, ma piuttosto ha l'aria di un'esistenza inutile.
Ma almeno stai scrivendo. Qualcosa che ricorda molto più un foglio word, che una slide di power point, ma per fortuna a volte l'anima sbadiglia, fa sentire che c'è, e mentre si stiracchia il lavoro e il resto del mondo vanno a farsi fottere. Benedette priorità della vita. Grazie mille, anima.
Aaaaah! Di colpo mi sento vivo e in contatto con me in un modo in cui non ero da tempo. Saranno i nuovi baci, o le fettine panate strasecche degli ultimi due pasti, chissà. In fondo c'è qualcosa che va oltre i centesimi di AdSense e la media visitatori/mese. Sento la voglia di correre nudo lungo una spiaggia deserta, e anche il desiderio di fare prima un sonno prezioso, regalato da quest'anima nuova che mi sento dentro. Un sonno che ci starebbe tutto, ma che evito per timore di svegliarmi di nuovo cambiato, con la scintilla svanita. E allora, anche se il mare è lontano, correrò in corridoio. Ecco, via le mutande. Il resto mi accorgo di averlo già tolto, parola dopo parola. Nudo, col respiro che va sempre più forte. Ho voglia di correre, voglia di brezza, voglia di vita. Che non mi sento più solo, perché ho ritrovato me stesso.
Il tempo di aggiungere "ma una corsa" al titolo e scappo. E vi saluto. Ti saluto. Vado a correre e a tuffarmi nella vasca da bagno.
"Perché se non hai nessuno da salvare e non ti sta salvando nessuno, stare in un mondo che va allo sfascio non trasmette un'idea di indipendenza, ma piuttosto ha l'aria di un'esistenza inutile. "
RispondiEliminaVero verissimo. E approvo la corsa, ovunque, purché nudi. O anche non, se all'aperto con l'aria pungente che mi fa sentire viva.
E ora mi tuffo anche io, ma sotto il getto caldo della doccia..